CASSINO: AL VIA ANTICONTEMPORANEO

28
Ott

CASSINO: AL VIA ANTICONTEMPORANEO

Il festival dedicato a Dante Alighieri e alla lingua italiana

Già dalla prima giornata non si può che decretare un vero successo l’intuizione di ANTICOntemporaneo, il festival dedicato a Dante Alighieri e alla lingua italiana: unire la cultura alta alla sua anima pop, proprio in una città come Cassino e nella sua meravigliosa Abbazia, che ha dato i natali al volgare italiano.

Come ha ricordato Massimo Arcangeli, direttore artistico del festival, dando l’avvio alla prima edizione di ANTICOntemporaneo, “vedere tanti giovani a Montecassino che si interessano di Dante e della nostra lingua italiana fa bene al cuore e ci fa capire che siamo sulla buona strada. Anche perché – ha aggiunto Arcangeli – ANTICOntemporaneo è la prima tappa di un grande progetto di rete che coinvolge un’altra ventina di progetti e Festival focalizzati sulla lingua italiana. Un progetto che abbiamo voluto far partire da Montecassino perché è proprio qui che è nata la lingua italiana”.

Tanti sono gli ospiti che hanno preso parte alla cerimonia di apertura presso la Sala San Benedetto dell’Abbazia di Montecassino. Tra questi il padrone di casa, il padre Abate di Montecassino Dom Donato Ogliari, il quale, dopo aver dato il benvenuto ai ragazzi ha puntato la sua attenzione proprio sul titolo scelto dal Festival: ANTICOntemporaneo. “È anche attraverso la scelta del nome per questo progetto – ha spiegato dom Donato Ogliari – che possiamo capire l’importanza di far dialogare queste due entità, la dimensione antica e quella contemporanea, che non sono semplicemente culturali, ma che hanno nella cultura il loro snodo principale”.

A seguire il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha salutato i numerosissimi ragazzi presenti in Sala San Benedetto spiegando quanto sia importante che ancora oggi nel 2016 Dante continui ad essere studiato nelle scuole “perché noi non dobbiamo dimenticare la nostra storia, la storia della nostra città Cassino e quello che l’Italia ha dato nei secoli passati e quello che sarà in grado di dare nei secoli futuri”.

Dopo i saluti istituzionali la manifestazione ha dato, da subito, l’immagine plastica dell’eccellente livello del panorama intellettuale e culturale italiano ospitato: Giulio Ferroni, Davide Rondoni, Marco Grimaldi, Moni Ovadia e Don Mariano dell’Omo. Il critico letterario e storico Giulio Ferroni si è soffermato in particolare sull’importanza di Cassino e della sua storia perché “insieme al ricordo del passo di Dante in cui ha nominato questo luogo, si sente forte e chiara tutta la storia che è passata da qui, sia prima che successivamente fino al dramma tremendo del bombardamento del ‘44”.

Tra i grandi artisti presenti nella mattinata anche Davide Rondoni, che ha coinvolto i ragazzi facendoli riflettere sull’umanità di Dante, il quale “come tutti i poeti è un uomo che si lascia colpire dalla vita, da una ragazza, Beatrice, che sembra un miracolo. Tutti, quando ci innamoriamo, facciamo un’esperienza simile. Se quando vi innamorate – ha concluso il poeta lasciando i ragazzi a bocca aperta –  non fate l’esperienza come di essere davanti ad un miracolo, allora non è amore”.

La mattinata non poteva concludersi in modo migliore che attraverso le parole di Moni Ovadia. Il grande attore e drammaturgo ha puntato la sua attenzione sulla traduzione. Durante il suo intervento si è rivolto ai ragazzi e ha esposto l’importanza della consapevolezza nella traduzione – portando come esempio la traduzione del passo di Paolo e Francesca di Carlo Porta, poeta dialettale milanese – in grado di rendere il senso del testo senza tradire la propria ispirazione genuina.

Ma ANTICOntemporaneo non si è certo fermato a Montecassino. Uno degli obiettivi del Festival è stato quello di coinvolgere tutti gli spazi culturali della città di Cassino, per farli diventare protagonisti di un percorso immaginario sulle orme di Dante. Il luogo proposto dopo l’abbazia è stato il museo Camusac di Cassino: il museo dell’arte Contemporanea, tra i più importanti del Centro Italia che ospita opere di valore internazionale. In questo luogo unico, si sono susseguiti gli interventi del professore Pasquale Beneduce, il quale si è lanciato in un’analisi dei suoni e colori nella commedia attraverso rimandi all’arte del fumetto. E a seguire lo scienziato Edoardo Boncinelli, che ha fornito un punto di vista del tutto innovativo sulla lettura del sommo poeta. “In questo poema c’è tutto – ha raccontato al folto pubblico presente – ma c’è soprattutto una vera e propria visione del mondo”.

L’altra location scelta per concludere la prima entusiasmante giornata del festival è stata la Casa della cultura di Cassino, all’interno del Parco Baden Powell, con la proiezione del film “Behemoth”, di Zhao Liang, introdotto da Marco Gisotti e Marco Fratoddi. Un’opera di un giovane e straordinario documentarista, Zhao Liang, che ha avuto un notevole successo di critica alla Mostra di Venezia del 2015, vincendo il Green Drop Award. Un notevole film, visionario, scelto dal direttore artistico Massimo Arcangeli proprio per il rapporto molto forte che il film ha con la Divina Commedia. “In Behemoth mi sono ispirato a Dante – ha spiegato lo stesso Zhao Liang in una intervista –  e ho descritto un’enorme catena industriale, in cui i colori rosso, grigio e blu rappresentano rispettivamente i tre regni danteschi”.

“Questa prima giornata ci lascia davvero colmi di soddisfazione” ha chiosato Sandro Mariani, direttore organizzativo del Festival. “Ma questa manifestazione non sarebbe stata possibile se tutto il territorio di Cassino non avesse accolto con entusiasmo questo festival alla sua prima edizione. Un evento di tali dimensioni con 70 ospiti di fama nazionale si è realizzato grazie alla collaborazione delle tante associazioni, dei volontari e soprattutto agli sponsor che hanno creduto in ANTICOntemporaneo.”