Musica e Parole: Mogol ad ANTICOntemporaneo
Non sarà un caso se il termine inglese lyrics , il “testo musicale”, derivi dal greco ?????? ??????? (lyriké pòiesis), la “poesia lirica” quella concepita anticamente per essere accompagnata dal suono della lira, oggi più genericamente intesa come poesia del sentimento e della soggettività, genere letterario di massima levatura artistica.
Musica e poesia intrattengono un dialogo lungo millenni ma non sempre, al giorno d’oggi, ci si rende conto del valore letterario dei testi musicali.
L’assegnazione del premio Nobel di quest’anno a un musicista è stata accompagnata dalla candidatura di un altro poeta-paroliere del mondo musicale italiano: il grande Mogol, al quale è da sempre riconosciuta un’ars poetica degna di un’antologia letteraria.
Nel corso di sessant’anni di carriera, l’autore ha scritto oltre 150 testi, la maggior parte dei quali sul rapporto erotico e sentimentale uomo-donna. La principale virtù stilistica di Mogol risiede nella padronanza lessicale, nella giustapposizione di parole di registri diversi grazie alla quale ogni elemento del testo dona risalto all’altro con effetti sonori e concettuali di grande originalità.
Sembra proprio che il mondo, in particolare anche quello accademico, stia riprendendo coscienza del legame poesia-musica che risiede nelle radici di questo genere letterario e ANTICOntemporaneo, attento a ogni espressione artistica del linguaggio, ha deciso di dare ampio spazio alla musica negli incontri di Cassino: Mogol sarà intervistato da Gabriella Germani sulla sua esperienza d’autore e la sua concezione del rapporto “Musica e parole”, con l’accompagnamento musicale di Ugo Mazzei, venerdì 28 ottobre nell’Aula Pacis di Cassino.
Luca Chapelle